Con il termine anatocismo (dal greco anà -di nuovo- e tokòs -interesse) si intende la capitalizzazione composta degli interessi su un capitale.
L’anatocismo bancario è una modalità di calcolo degli interessi passivi che gli istituto di credito abitualmente hanno applicato ed applicano a diversi contratti come, per esempio, a quelli di conto corrente, di leasing o di mutuo.
Nel caso di affidamenti su conto corrente, ogni trimestre gli istituti di credito calcolano gli interessi passivi non sulla somma “imprestata” al cliente, ma sulla somma “imprestata” al cliente maggiorata degli interessi passivi maturati nei trimestri precedenti.
Ogni trimestre, dunque, il Cliente paga interessi sugli interessi. Questo è anatocismo.
La liceità dell’anatocismo da parte degli istituti di credito per il calcolo degli interessi passivi (per loro sono maggiori ricavi) è stato in questi ultimi anni molto dibattuto in dottrina e controverso in giurisprudenza.
La legge, tuttavia, prevede situazioni chiare in cui tale procedura di calcolo è da considerarsi illegittima, giustificando le diverse azioni legali intraprese da aziende e professionisti a danno delle banche per ottenere la restituzione di quanto indebitamente trattenuto al cliente a titolo di interesse.
In alcuni casi gli istituti di credito sono stati addirittura condannati al reato di usura.
Ogni imprenditore o professionista che abbia sviluppato rapporti di affidamento di qualunque genere con istituti di credito, deve conoscere l’eventuale presenza di comportamenti illegittimi patiti.
Comrete è in grado di effettuare una preanalisi di verifica finalizzata a stabilire la presenza di illegittimi addebiti di interessi per anatocismo e l’eventuale usura sui rapporti bancari chiusi ed in corso.
Nei casi più significativi, gli specialisti Comrete possono assistere il Cliente nei successivi delicati rapporti con gli istituti di credito e con la predisposizione di perizie tecniche di parte.
Responsabile: Dott. Ermanno Garola